Fuori dal ghetto

Ieri sera, il solito sabato sera di un agosto afoso, siamo passati per caso in macchina a Zingonia, di ritorno da un concerto, come capita spesso.

Lo stradone trafficato che porta dalla statale 525 del Brembo alla provinciale Francesca costeggia proprio Piazza Affari, uno dei luoghi più noti di Zingonia, nel territorio del comune di Verdellino. (qui info su Piazza Affari, mentre qui e qui info su Zingonia)

Di solito la piazza, su cui si affacciano un ristorante cinese e un kebab-bar, è occupata da spacciatori, che si dispongono lungo il porticato che ne delimita un lato. Macchine di clienti vanno e vengono, scarsissimi passanti, questo è lo spettacolo che offre di solito la piazza.

Ieri sera sotto quei portici c’era un piccolo palco, da cui proveniva musica bhangra. Diverse persone stavano ballando, altre sedevano tutto intorno.

Abbiamo parcheggiato e siamo scesi a vedere che stava succedendo.

Qualcuno aveva organizzato un sound system gestito da due uomini. La musica spaziava dal bhangra, appunto, al rap in arabo, a sonorità più dance, fino ad arrivare al liscio. Le svariate nazionalità presenti a Zingonia si erano sistemate nella piazza: ragazze maghrebine in shorts ballavano davanti a pachistani ammaliati, famiglie di senegalesi con bambini mangiavano un gelato sedute sulle sedie di plastica. Parecchi ragazzini giravano in bicicletta. Coppie di pensionati danzavano imperterriti su ritmi punjabi come se stesse suonando Raul Casadei.

I pusher presenti non erano molto contenti della situazione. I clienti non arrivavano. Alcuni sono saliti in auto e sono partiti sgommando, altri si sono rassegnati ad ascoltare la musica in disparte.

La piazza di spaccio è stata bloccata per un po’ di tempo, proprio di sabato sera, uno dei momenti più redditizi.

A mezzanotte tutto è finito, un furgone del comune di Verdellino si è presentato per smontare il palco e abbiamo così finalmente capito chi erano gli organizzatori.

Non c’era un solo poliziotto presente a Piazza Affari, eppure ci si sentiva al sicuro.

Di Zingonia si parla sempre per elencare problemi, che sicuramente esistono. Ma ci si dimentica spesso delle persone che ci vivono, alle quali non si possono dare solo lampeggianti e sirene sotto casa.

Gli spacciatori tornano sempre, quando una piazza rimane vuota, non vissuta dalla gente del luogo.

Di Zingonia si dice anche che sia la “Lampedusa del nord”, un posto in cui i migranti arrivano sperando di ripartire al più presto. I problemi di Zingonia non svaniranno finchè si continuerà a parlare solo del ghetto, finchè non sarà un posto in cui si possa desiderare di restare. 

Comunque per chi volesse venire a dare un’occhiata e magari a divertirsi, sabato 23 agosto in piazza Affari ci sarà di nuovo della musica. Potrebbe essere una piccola sorpresa.


 




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