La battaglia dell’acqua a Zingonia
non è finita. Due palazzi, Anna1 e Anna2, sono ormai senz’acqua da
più di 10 giorni. Gli altri condomini dei complessi Athena e Anna
rischiano di vedersela togliere fra qualche giorno, se il piano di
rientro del debito presentato dagli inquilini non soddisferà la
società BAS-SII (gruppo A2A).
Questo caso è divenuto
l’appiglio, a livello politico e mediatico, per iniziare ad
acclamare a gran voce la “riqualificazione” dell’area;
attenzione, una vera riqualificazione è assolutamente necessaria e
colpevolmente tardiva.
Bisogna considerare che Zingonia, com’è
ora, è il frutto di una speculazione fallita, trascinatasi negli
anni, celata dai capannoni che facevano scudo ai comuni limitrofi,
paraventi dietro cui nascondere una realtà difficile e complessa.
La
situazione è peggiorata di anno in anno, ma la riqualificazione che
si intravede all’orizzonte sembra basarsi su considerazioni
semplicistiche, come si può ben vedere da questa frase estrapolata
dal volantino della lista “Solidarietà e Progresso” del sindaco
Bagini di Ciserano
“il progetto prevede OLTRETUTTO la
ricollocazione degli attuali residenti regolari nel bacino
lombardo”
Questa visione getta in un calderone
dove si perde ogni individualità: il metalmeccanico regolare
senegalese con famiglia, è uguale al pusher marocchino, che è
uguale al muratore egiziano clandestino, che è uguale al mafioso
italiano ecc.
Non importa se un abitante di
Zingonia abbia o meno la necessità di abitare vicino al proprio
luogo di lavoro o alla propria famiglia: è diventato un peso, e va
spostato dalla propria casa per essere “ricollocato” in un
imprecisato luogo della Lombardia.
Questa “rimozione
forzata” dei problemi di Zingonia non fa altro che colpire
ancora più duramente chi negli ultimi anni si è trovato a vivere in
condizioni di disagio. Si tratta di una visione che nega una
complessità dovuta, oltre che necessaria: non si è mai visto che
centinaia di inquilini vengano caricati di un debito collettivo,
senza alcun riguardo per le persone che negli anni hanno pagato
regolarmente le bollette, che si sono appositamente dotate di
contatori individuali, che hanno, comunque, caratteristiche
differenti e meritevoli di considerazione.
La presenza di spacciatori e di
abusivi non può essere, in alcun modo, una scusa per cacciare intere
famiglie dai propri appartamenti, o per lasciarle vivere in
condizioni disastrose.
Per Zingonia
chiediamo
* l’immediato ripristino della fornitura
dell’acqua
* un coordinamento di coinquilini
che possa valutare un’iniziativa legale a tutela di chi ha sempre
pagato e non ottiene il dovuto servizio
*
l’inserimento nel piano di riqualificazione di interventi tesi a
salvaguardare il diritto alla casa agli abitanti di Zingonia
* la revisione del piano di riqualificazione, perché tenga in
considerazione alcune delle proposte già presentate, in un’ottica
non solo commerciale ed imprenditoriale, ma anche abitativa e
sociale