Serio rock festival 2008- sabato!

 

Festival abusivo e autogestito, tutto in perfetto stile diy.  Prezzi
ultrapopolari, cibo vegan-vegeto-cannibale, campeggio selvaggio
aggratis, distro, banchetti, INFO NO BRE.BE.MI NO TAV,
chiacchere&abbracci poco freak, ma soprattutto tanta musica con:

LE TORMENTA (hc)

I TRENI ALL’ALBA(folk)

DROP THE I (punk)

X-MARY (samba core)

RFT (hc)

1A  (hc)

SPACCIATORI DI MUSICA STUPEFACENTE (punkx) 

TUTTA NOTTE DJ TRASH BEPPE ORIZZONTI

Sentiti
libero di partecipare, porta la tua distro o il tuo materiale
autoprodotto, ricordati che siamo in aperta campagna porta l’essenziale
e il trasportabile! Mandaci una mail seriorockfestival@anche.no 

per tutte le info www.seriorockfestival.org

 

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Ora abbiamo in dotazione un nuovo mezzo

 

Nuovo racconto gentilmente inviatoci da Karletto:

Ora abbiamo in dotazione un nuovo mezzo

Racconto per l’estate 

ora abbiamo in dotazione un
nuovo mezzo”

davvero?”

sì, abbiamo un gioiellino
nuovo, che non si sa mai”

racconta”

una fiesta 1.3 nera, Mario l’ha
fatta ritoccare un po’”

ma è sicura?”

pulita come non mai, e con
motore abarth, fari potenti, radio…”

e per le targhe?”

sai che per quello non c’è
problema”

ci vediamo in palestra
stasera?”

mi sa di no, ho il compleanno
della suocera… che palle…”

Risate

Il maresciallo Preianò chiuse la
conchiglia del cellulare, il gioco si stava facendo grosso.

E divertente.

Fare il turno dalle sei alle
quattordici poteva avere i suoi vantaggi, come il pomeriggio totalmente libero
per andare in palestra a guardare il culo alle signore che facevano step e
intanto sollevare un po’ di kg. alla panca piana.

Certo, era giorno di mercato, e
quindi la solita rottura di palle di dover mettere le transenne e bloccare la
strada, ma era talmente consuetudine che lo faceva in automatico, senza
sforzarsi troppo.

Il vigile Andrea Cardinalizi versò
il caffè bollente sopra lo zucchero di canna, fece roteare un po’ la tazza (gli
avevano insegnato così dei commilitoni napoletani durante il servizio militare
fatto nei paracadutisti a Livorno: si versa il caffè sopra un cucchiaino di
zucchero e si fa girare finchè non si scioglie, senza l’ausilio del cucchiaio
ma solo del tempo e del movimento del polso, in modo da avere il giusto grado
di dolcezza e una temperatura ideale), la svuotò e iniziò a prepararsi per la
giornata.

Schiacciò il fondo del tubetto di
dentifricio, segnandosi mentalmente di comprarlo.

Barba fatta, la divisa estiva
stirata e che lo fasciava bene mettendo in risalto un torace da nuotatore,
cinturone con la Beretta
81 bifilare a 13 colpi di ordinanza e lo spray al peperoncino non in dotazione “ma
sa, signor sindaco, possiamo anche chiuderci un occhio, è per la SICUREZZA…”

continua qui 

 

 

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Appuntamento antifa a Gessate (MI)

 

 Dai nostri "vicini" della Martesana:

 

 FUORI I FASCISTI DAI NOSTRI QUARTIERI

Ad un anno dall’aggressione fascista avvenuta presso il CPG (Centro
per il Protagonismo Giovanile) di Melzo ai danni di Davide, volontario
del Servizio Civile e militante del CSA Baraonda, il Forum Martesana
propone una giornata di mobilitazione e dibattito.

Nel pomeriggio ci troveremo alla metropolitana di Gessate per
coprire le numerose scritte nazi-fasciste che infestano i muri della
stazione, proseguiremo, poi,in serata con un incontro in cui sarà
ospite Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre
di Milano presso la Festa dei Popoli a Cassano d’Adda.

La giornata s’inserisce all’interno di un percorso nato dopo i fatti
di Melzo volto a denunciare i sempre più numerosi attacchi di matrice
fascista rivolti non solo verso persone riconducibili alla sinistra ed
all’antifascismo, ma verso chiunque sia percepito come portatore di una
diversità.
Il Fascismo non è Passato, è presente in mille forme.
L’omicidio di Nicola a Verona, i pestaggi all’ Università La Sapienza
di Roma e le quotidiane aggressioni razziste messe in atto da giovani
attratti da modelli autoritari che esaltano l’uso della violenza,
trovano terreno fertile nel dispotismo televisivo,nell’involuzione
autoritaria della società,nell’integralismo religioso, nella democrazia
guerrafondaia, nella conversione all’acqua di Fiuggi di Alleanza
nazionale e nel razzismo sfacciato della lega.
È nell’ampia zona grigia delle complicità, delle connivenze, delle
titubanze, delle indifferenze, delle sottovalutazioni, delle prudenze,
che i fascismi di ieri e di oggi sono nati e si sono sviluppati, sino
ad arrivare ad avere coperture e legittimità politiche.

Vi invitiamo a partecipare alla giornata di sabato 5 luglio ad entrambi gli appuntamenti:

*ore 16.30 ritrovo davanti alla MM di Gessate armati di secchio e pennello

*ore 20.30 dibattito con Saverio Ferrari presso la Festa dei Popoli di Cassano d’Adda

Csa Baraonda di Segrate, Laboratorio contro la guerra infinita di
Cologno Monzese, CUB Milano Est, ArciMalabrocca, Associazione Punto a
capo di Gorgonzola, PRC di Inzago,Segrate, Cernusco S/N, Carugate,
Pessano C/B, Sinistra Critica, ANPI Cernusco S/N, ANPI Cassano D’Adda,
Alfredo Di Sirio, Centro Attività Sociali di Inzago.

per adesioni
csabaraonda@gmail.com

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racconti della Bassa


 


Inizia qui la raccolta di racconti seri e/o faceti ambientati nello splendido fazzoletto di terra tra Bergamo, Milano, Cremona e Brescia.
Gli spunti non mancano, fatevi avanti: se siete della Bassa bergamasca o ci siete passati e avete qualcosa da scrivere, mandate il tutto a retebassa@yahoo.it


 

Comincia la fine della città 



Oltre il finestrino, la breve giornata di novembre stava finendo.


Giulia aveva visto l’alba attraverso lo stesso vetro incrostato di
scritte a pennarello nero mezze sciolte da detergenti a buon mercato,
resti degli ultimi stoici tentativi di pulizia risalenti a chissà
quanti mesi o anni prima.


Probabilmente non si trattava proprio dello stesso finestrino, e dello
stesso treno, ma la differenza era irrilevante. Erano sempre gli stessi
angoli di vetro arrotondati, oleosi e scuri come fondi di caffè
attraverso i quali sbirciava la Bassa scorrere verso Milano, Milano
scivolare a tradimento nella Bassa.


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Risate murali

 

 

Ogni tanto se ne sente il bisogno.

 

 

 

 

 

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Santa Rita aiutaci tu

 

Ecco un buon esempio di come si può garantire la sicurezza dei cittadini. Notare anche come i criteri di assunzione siano assolutamente trasparenti…

E il chirurgo sotto accusa rivelò
"Vado a Bergamo, mi vuole la Lega"

Clinica degli orrori, Brega parlò di contatti con l´ex parlamentare del Carroccio Ercole. L´ex deputato del Carroccio: sì, pensavamo a lui per una nomina a Treviglio
di Walter Galbiati e Emilio Randacio

«Il mio sponsor di Pavia adesso mi vorrebbe a Bergamo». È il 25 gennaio 2008. Pier Paolo Brega Massone, il chirurgo finito in carcere lunedì scorso per lo scandalo della Santa Rita, accusato non solo di lesioni, ma anche di omicidio per la morte di 2 pazienti, sta parlando al telefono con Enza La Corte, la fidata infermiera. Dopo essere stato licenziato in tronco dalla struttura del notaio Francesco Pipitone, in seguito alla sospensione della convenzione con la Regione del suo reparto, è a caccia di un buon posto di lavoro.

La collocazione alla clinica San Carlo non sembra appagarlo più di tanto. Senza nominarlo mai, Brega però indica come il suo nuovo possibile salvatore Cesare Ercole, ex parlamentare della Lega Nord, 55 anni, originario di Broni, in provincia di Pavia. Ercole, medico di professione, dopo aver abbandonato la Camera, come ultimo incarico si è insediato sulla poltrona di direttore generale a Treviglio, in provincia di Bergamo, il 17 gennaio scorso. In precedenza era consigliere di amministrazione dell´ospedale San Matteo di Pavia.

«Certo, lo conosco», spiega a Repubblica senza troppi giri di parole Ercole. «Sono di Broni, Brega Massone è di un paese vicino». Alla domanda se è vero che aveva pensato a lui per una nomina a Treviglio, il direttore generale targato Lega nord, ammette: «Stavamo pensando a lui, dopo aver visto il suo curriculum e i suoi titoli, era stato proposto il suo nome per una struttura dell´Asl». Su come avesse conosciuto le doti in sala operatoria del chirurgo, Ercole ricorda che «mi era stato presentato da due sorelle mie amiche di Pavia. Mi avevano detto che grazie a un intervento era riuscito a salvare la vita al loro fratello». Sul fatto che Ercole fosse lo sponsor di Brega, l´interessato frena. «Non ero il suo sponsor, ho solo ipotizzato un suo utilizzo in una futura struttura di chirurgia toracica di Treviglio».

Ipotesi comunque sfumata, a cui peraltro Brega non sembrava a dire il vero ambire molto, almeno stando sempre alle intercettazioni raccolte dalla procura di Milano. Perché sembra che la vera aspirazione fosse quella di entrare al San Matteo. Ma la promozione di Ercole avrebbe fatto sfumare questa speranza. «E no – insiste Brega con l´infermiera prevedendo anche un futuro non certo comodo – , quindi io ce l´ho nel c. certo, perché nella peggiore delle ipotesi vado a Treviglio, però, come dire, non è proprio a due metri, ogni mattina mi devo fare 100 chilometri».
[…]

 

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Zingonia in tv


 


Da Matrix di mercoledì sera piccolo servizio su Zingonia (info su Zingonia qui e qui)


 




sembra che qualcuno si sia accorto di Zingonia…


infatti esattamente la mattina dopo (dal Corriere):

[…], in provincia
di Bergamo, due appartamenti, affittati a cinque immigrati clandestini
dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati sequestrati
dai carabinieri proprio in applicazione del pacchetto sicurezza . I
militari della Compagnia di Treviglio hanno messo i sigilli a due
abitazioni di Zingonia, in una zona nota per la concentrazione di
immigrati irregolari e già più volte alla ribalta delle cronache per
episodi di criminalità. Le indagini hanno portato all’arresto di cinque
marocchini clandestini responsabili di spaccio di stupefacenti e hanno
consentito di accertare che gli immigrati finiti in manette pagavano in
nero, ai proprietari degli immobili, circa 500 euro al mese per ciascun
appartamento. I proprietari degli appartamenti, anche loro nordafricani
– ma regolari – sono stati denunciati per favoreggiamento e
sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Le abitazioni potrebbero
essere presto confiscate, così come previsto dalla nuova normativa.


 


i cinque clandestini di cui parla l’articolo erano noti da tempo come
spacciatori nella zona. Tutti, comprese le forze dell’ordine, sapevano
dove avrebbero potuto trovarli ogni sera, stesso posto stessa ora. Le
zone di spaccio e quelle di prostituzione sono fisse e delimitate da
anni, a Zingonia. Carabinieri e polizia preferiscono di solito
ignorarle, puntando sui più facili controlli dei documenti agli
abitanti del luogo, per poi svegliarsi di colpo ogni tanto ed
effettuare "maxi-retate", di solito in concomitanza di particolari
eventi politici.
Le "indagini" svolte sembrano tanto un tentativo di
propaganda finalizzato a mostrare come il nuovo pacchetto sicurezza sarà in grado di cambiare il volto della zona.


 


 

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Stupri padani


 
Mentre il clima nazionale spinge parecchi razzisti nostrani a preoccuparsi della minaccia che i cittadini stranieri rappresenterebbero per le "loro" (?) donne, mentre le violenze domestiche continuano fare notizia solo quando sono commesse da immigrati, ecco come il giornale locale della Bassa bergamasca parla di turismo sessuale, sequestri di persona, violenze sessuali quando a compierli è un simpatico signore della zona ("brillante, affascinante, dai modi giovanili"): un bell’articoletto di costume, due risate pruriginose, e via.
 
"TREVIGLIO – LA STORIA D’AMORE TRA UN ASSICURATORE SESSANTASETTENNE E UN’ESUBERANTE DICIOTTENNE FINISCE IN TRIBUNALE
LA GIOVANE AMANTE CUBANA HA DENUNCIATO IL SUO PRINCIPE AZZURRO ORA LUI RISCHIA SEI ANNI DI CARCERE E DI DOVER PAGARE CENTOMILA EURO
 
Treviglio – Lei una bella, giovane ed esuberante cubana, lui un brillante 67enne di Treviglio, dai modi affascinanti e dall’aspetto giovanile, approdato per piacere e per affari nell’isola caraibica.
I due si conoscono nel ’97 durante una calda serata caraibica: undici anni dopo finiscono in Tribunale, lui alla sbarra degli imputati con l’accusa di violenza sessuale, violenza privata e molestie, lei al banco della parte civile con una richiesta di 100mila euro di provvisorio risarcimento.
Un’avventura esotica come tante, finita nel peggiore dei modi per un noto assicuratore della città che ora rischia sei anni di carcere.
Questa la pena chiesta mercoledì nei suoi confronti dal pm Letizia Ruggeri durante l’udienza del processo in Tribunale a Bergamo.
Tutto è iniziato nell’aprile del ’99, quando l’assicuratore, invaghitosi della bella cubana 18en
ne, l’ha fatta venire in Italia con un permesso di soggiorno come badante della madre di lui.
Lei, attirata dal miraggio di una vita agiata e soprattutto dal desiderio di sfuggire alle ristrettezze del regime castrista, ha immediatamente accettato. Ma dopo pochi mesi il suo sogno si è trasformato in un incubo e l’appartamento di Calvenzano, dove il suo amante trevigliese l’aveva collocata, al riparo da occhi indiscreti, soprattutto quelli dei famigliari dell’assicuratore, da alcova d’amore era ben presto diventato una terribile prigione dorata: la gelosia del 67enne era sempre più soffocante e la giovane era costretta a concedersi a lui anche contro la sua volontà. Intanto anche la burocrazia internazionale ci aveva messo lo zampino: i permessi di soggiorno erano scaduti e rimanere in Italia per la giovane cubana era sempre più difficile. Alle «insidie» della legge l’assicuratore aveva risposto con un matrimonio per procura: nell’isola caraibica aveva spedito i dati del nipote celibe e alla sua amante aveva fatto così ottenere una volta per tutte la cittadinanza italiana. Tenuta sotto l’arma del ricatto la bella cubana era costretta a esaudire ogni suo volere. Unica libertà, la frequentazione di una palestra, dove la giovane ha conosciuto il suo attuale compagno. Vistosi perduto l’assicuratore ha allora iniziato a inviare a lui, alla sua famiglia e agli amici foto osè di lei.
Mercoledì l’avvocato difensore dell’assicuratore Fernando Bontempelli ha però depositato un memoriale difensivo nel quale smentisce tutte le circostanze. Il 24 settembre la sentenza. "

"

 

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1 giugno, festa per liberare gli spazi

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1 giugno, il ritorno degli space invaders

 

SPACE INVADERS – IL RITORNO


DOMENICA 1 GIUGNO  SUL FIUME SERIO 

           ROMANO   di LOMBARDIA  DALLE ORE 15.00

Si
terrà una festa autogestita da e per invasori di spazi (autoctoni della
Bassa e non, orobici e migranti e soprattutto migranti orobici!).

È autogestita perché vuole  dare vita a forme di espressione autonome e  denunciare la politica di gestione degli spazi pubblici nella zona.

È
organizzata al fuori dalle meccaniche commerciali, collettivamente,
senza rapporti di gerarchia nell’organizzazione e cercando di eliminare
la separazione tra chi crea un immaginario e chi lo consuma.

È
una festa aperta: una sorta di campo base dove rifornirsi di antidoti
contro il nuovo fascismo che avanza, e poi ripartire. Un luogo,
soprattutto mentale, dove prendere contatti e tessere relazioni.

È un momento di scambio
di saperi e di tecniche: ci sarà un microfono aperto autogestito, ci
saranno banchetti con info, cucina, e anche workshop in cui si potrà
imparare a fare delle cose insieme.

Dalle 15.00 torneo di calcetto: DAI UN CALCIO AL RAZZISMO!!!


È una festa! Ci saranno musica e bevande.

SPAZI LIBERI, AUTOGESTIONE, FESTA!

 

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