Leghisti e “rispetto delle tradizioni”

 

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Come al solito, dietro il folklore e la facciata di "difensori della tradizioni", si nascondono dei bei palazzinari con la smania della demolizione e della ricostruzione in stile cemento-vetroresina, non importa se l’edificio demolito ha più di 500 anni , rappresenta la storia di un territorio e non potrà mai più essere ricostruito.Verrebbe da dire che quando sentono la parola cultura, questi personaggi mettono mano alla ruspa. 

 

 

 

Inutile l’appello di Olmi
Giù tutto lo Stall di Ere 

 Lo
“Stall di Ere” non c’è più. Sabato mattina gli
ultimi colpi di ruspa hanno fatto finire letteralmente nella polvere il
complesso rurale risalente al Cinquecento per la cui salvezza si era spinto a
Lurano
, nella sua amata Bassa Bergamasca, perfino Ermanno Olmi.
Centinaia di lettere, di email, di appelli provenienti da associazioni (Italia Nostra, l’Istituto
Castelli Italiano
) e da privati non hanno modificato la
convinzione del sindaco Dimitri Bugini che quello non fosse
che un fabbricato agricolo come tanti. Nessun problema ad abbatterlo, quindi,
per ricavarvi un complesso residenziale. L’associazione Giovanni Secco Suardo si
è battuta su ogni fronte per cercare di bloccare la demolizione. Ma l’unica
conquista, ritenuta inadeguata e insufficiente, è stata la prescrizione della Sovrintendenza ai beni
architettonici di Milano
di richiamare nella nuova costruzione
alcune caratteristiche del vecchio edificio rurale. Anche Ermanno Olmi aveva
provato a convincere il sindaco nel dicembre del 2007. “Non ho cambiato idea” la lapidaria risposta del primo cittadino a
capo di una Giunta leghista. E dopo
una prima demolizione, avvenuta il 28 agosto 2007 (toccò all’ala di origine
settecentesca), sabato mattina è arrivato il definitivo colpo di grazia.
Per leggere
la cronistoria si può consultare il sito dell’associazione Giovanni Secco Suardo.

Da www.bergamonews.it, 25 gennaio 2009

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One Response to Leghisti e “rispetto delle tradizioni”

  1. f.n says:

    complimenti vivissimi per l’operazione… evidentemente lungimiranza e senso artistico-storico non sono una prerogativa per essere sindaci al giorno d’oggi.

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