Cronache di una strage quotidiana, che fa notizia solo quando per caso i morti e i feriti si concentrano in un breve lasso spazio-temporale.
Operaio ventenne muore schiacciato da un cilindro di una tonnellata
Aveva compiuto vent’anni lo scorso 27 ottobre e pochi giorni dopo aveva
avuto dalla Dalmine la notizia che aspettava da tempo: “Avrai un altro
contratto semestrale, hai lavorato benissimo”. Il nuovo contratto da lavoratore
interinale di Sergio Riva, che viveva a Spirano, sarebbe iniziato a metà
dicembre. All’1,30 della notte scorsa (9 dicembre) il giovane lavoratore
è morto nel reparto Fas/Expander, travolto con violenza da un cilindro di ferro
pesante una tonnellata. Il reparto è stato sequestrato e la salma di
Sergio Riva è stata composta al cimitero centrale di Dalmine. La Procura della Repubblica
ha avviato i primi accertamenti, avvalendosi del supporto tecnico del
Dipartimento prevenzione dell’Asl di Bergamo. (Nella foto operai fuori
dalla Dalmine, in via Veneto, dopo la proclamazione dello sciopero).
Sergio Riva era uscito da casa attorno alle 21,30 dell’8 dicembre, salutando la
mamma Emilia Campana, il papà Emilio e i due fratelli Elia e Mauro, di 16 e 18
anni, entrambi seminaristi. Alle 22
ha iniziato il turno al reparto Fas/Expander di Tenaris
Dalmine, dove stava per concludere il secondo periodo di contratto da
lavoratore interinale (di sei mesi in sei mesi) con l’agenzia Adecco.
Nel suo turno l’azienda non era in produzione e Sergio Riva, con un
collega più esperto, avrebbe dovuto giusto preparare quello che
tecnicamente viene definito l’imbuto tramite il quale far
passare i tubi per inserirli in un forno.
Secondo i primi accertamenti il giovane operaio si è spostato vicino al
macchinario, in attesa di un collega che si era assentato per andare a
prendere una radio e tenersi in contatto con altri operatori. Sergio
Riva si trovava proprio sotto l’imbuto per i tubi, pesante una tonnellata, che
l’ha travolto colpendolo con violenza al busto e ad un braccio.
A nulla è servita la chiamata del collega ai soccorsi aziendali, dotati di
guardia medica e autoambulanza. Il medico ha constatato il decesso del ventenne
in reparto. Sul posto sono poi intervenuti, durante la notte, i carabinieri e i
tecnici dell’Asl. La magistratura ha disposto il sequestro del reparo
Fas/Expander. La salma di Sergio Riva è stata composta al cimitero di Dalmine.
Alle 12,30 la magistratura ha concesso il nulla osta alla tumulazione. I
funerali saranno celebrati a Spirano alle 14,30 di giovedì 11 dicembre.
L’azienda siderurgica si è fermata: Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno
sciopero di otto ore, vale a dire dei tre turni tra le 6 del 9 dicembre e le 6
del 10. A
Costa Volpino, Piombino e Arcore sciopero di due ore a fine turno, sempre per
la tragedia accaduta a Dalmine.
Quello della notte è stato un tragico evento per i familiari di Sergio Riva e
per tutti i lavoratori di TenarisDalmine.
L’ultimo operaio morto negli stabilimenti dalminesi era stato un
altro giovanissimo: Pierpaolo Testa, 21enne, travolto da un camion mentre si
preparava a lavorare in azienda all’alba del 2 ottobre 2004.
Da: www.bergamonews.it, 09/12/08
Lutti nel mondo del lavoro: tragedie a Dalmine e S. Pellegrino
Un ferito a Scanzorosciate
Si allunga la lugubre catena di lutti nel mondo del lavoro.
In poche ore due persone sono morte a Dalmine e a San Pellegrino Terme. Alla Tenaris
un operaio ventenne di Spirano è morto schiacciato da un pesante cilindro. A San
Pellegrino un sommozzatore, 47enne trentino, è morto mentre stava lavorando
nei pressi della diga. Alla Montello Spa, tra sabato 6 e domenica 7
dicembre, un’altra tragedia: un operaio è stato schiacciato e ucciso da un
muletto. A Scanzorosciate, alla Gsi un senegalese è rimasto infortunato:
ha riportato lo schiacciamento di un piede ed è sttao ricoverato all’ospedale
di Seriate.
Da: L’Eco di Bergamo, 09/12/08