Panda nera, prima sentenza

 

Sentenza per i raid Panda
Nera
nella Bassa:
sentenza severa

Sentenza severa per i raid della Panda nera nella Bassa Bergamasca: 8 condanne,
tre patteggiamenti, due proscioglimenti e altri otto rinvii a giudizio. Il
verdetto è stato emesso questa mattina dal giudice per l’udienza preliminare
del tribunale di Bergamo, Bianca Maria Bianchi, al termine del processo con
rito abbreviato a carico dei 21 presunti componenti il gruppo di carabinieri e
vigili urbani che, tra il novembre 2005 e il giugno 2007, si sarebbe reso
responsabile di pestaggi nei confronti di immigrati, ma anche di sequestri non
verbalizzati di droga, telefoni cellulari e soldi.




Tutti i personaggi più noti sono stati ritenuti colpevoli, e in alcuni casi il
gup ha emesso condanne superiori alle richieste del pm: il comandante della
stazione dei carabinieri di Calcio, Massimo Deidda, considerato dalla Procura
il leader, è stato condannato a cinque anni e due mesi. Il pubblico ministero
Enrico Pavone aveva chiesto quattro anni e mezzo per associazione a delinquere,
tentata concussione e peculato.




La condanna più pesante al collega Viviano Monacelli, cui non sono state
concesse neppure le attenuanti generiche: oltre a figurare nell’associazione a
delinquere, sarebbe stato coprotagonista della cessione di un chilo di hashish
a uno spacciatore, dopo che era fallita una trappola per incastrare la persona
che glielo aveva venduto.




Tre anni e otto mesi invece al maggiore Massimo Pani, ai tempi comandante della
compagnia dei carabinieri di Treviglio: era finito nei guai non per aver preso
parte alle spedizioni punitive, ma per una tentata concussione (aveva cercato
di costringere due carabinieri di Martinengo a non deporre a processo contro un
collega) e per la cessione del chilo di hashish per cui è stato condannato
anche Monacelli.




Il carabiniere di Romano, Fabio Battaglia, finito sotto inchiesta per
l’episodio del chilo di hashish e per uno dei raid, è stato condannato a tre
anni. Tre anni e sei mesi a Gian Paolo Maistrello, l’agente della polizia
locale di Cortenuova: per la
Procura avrebbe partecipato ad alcuni pestaggi e detenuto
cocaina e hashish negli uffici del comando dei vigili.




Altre pene minori sono state inflitte al maresciallo Michela Francesconi (due
anni), Vincenzo Di Gennaro (un anno e sei mesi) e Gerardo Villani (un anno),
tutti con la sospensione della pena. Hanno patteggiato invece l’agente della
polizia locale di Cortenuova Andrea Merisio (tre anni), il carabiniere di
Calcio Danilo D’Alessandro (un anno e undici mesi) e il trentacinquenne
trevigliese Giovanni Capozzi (due anni e otto mesi). Prosciolti Marco
Bettarello, agente della polizia locale di Chiari, accusato di favoreggiamento,
e lo studente Roberto Amato. Altre otto persone sono state rinviate a giudizio.






L’Eco di Bergamo, 03/04/08

 

Per chi volesse approfondire la questione e leggersi le commuoventi dichiarazioni di solidarietà a questi personaggi pronunciate dalle varie istituzioni locali, il dossier è scaricabile qui: www.retebassa.org

 

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