Reportage sulle contestazioni alla conferenza "conlusiva" dei servizi per l’alta velocità del mitico Giornale di Treviglio, da sempre filo-TAV e filo-BreBeMi, che per l’occasione si inventa pure i "centri sociali della bassa" (non si sa mai):
TREVIGLIO
Città blindata per la conferenza sull’Alta velocità. Fischi al ministro Di
Pietro, incertezza sui finanziamenti
PER LA «TAV» SERVE UN MIRACOLO
Sit-in di
ambientalisti, agricoltori e centri sociali: «Giù le mani dalla Bassa»
Treviglio – Centro blindato,
due presidi di ambientalisti e «No Tav», fischi al ministro e tanta incertezza
sul futuro della Bassa. Mercoledì mattina la seduta finale della conferenza dei
servizi dell’Alta velocità, la nuova linea ferroviaria destinata a tagliare in
due la Bassa
bergamasca, ha portato sotto i riflettori nazionali Treviglio. Fin dalla prima
mattina le forze dell’ordine hanno presidiato il teatro Filodrammatici e il
piazzale del Santuario. Preoccupavano le due manifestazioni congiunte di
agricoltori e ambientalisti. Nessun Val di Susa bis, tuttavia. Uno solo il
momento di tensione: quando è arrivato il ministro Antonio Di Pietro coperto di
insulti e fischi. Tanto nette sono state le prese di posizioni espresse dai
manifestanti, incerto invece l’umore all’interno del teatro. Perplessità
soprattutto sulla copertura economica dell’opera che a sorpresa si è scoperto
non esserci. «Se avessimo saputo che serviva un miracolo per trovare i soldi
per la Tav – ha
commentato con sprezzante ironia il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini –
avremmo organizzato quest’incontro al nostro Santuario».
Incertezza anche sulle richieste di miglioramento del progetto
presentate dai Comuni a Rfi. Sono state accettate ma dovranno essere inserite
nel progetto più avanti.
Il Giornale di Treviglio, 21/03/08