Ci è arrivata via sms da un pendolare la cronaca del delirio quotidiano che deve subire chi si deve recare sul proprio luogo di studio o lavoro utilizzando i treni regionali della società Trenitalia, impegnata a spendere e spandere nell’Alta Velocità:
– Ore 9.57: il treno arriva a Verdello. Arrivo previsto: ore 10.50 a Milano Centrale.
– Ore 10.10: il treno si ferma in mezzo alla campagna, poco dopo Treviglio. Non abbiamo percorso nemmeno 10 Km.
– Ore 10.30: il controllore avvisa che c’è un guasto sul cambio dei binari. L’attesa prosegue.
– Ore 10.57 si riparte.
– Ore 11: ci fermiamo di nuovo. Non siamo ancora a Cassano d’Adda.
– Ore 11.03: il treno riparte e arriviamo a Cassano. Abbiamo percorso circa 25 Km in un’ora e venti minuti.
– Ore 11.05: arriviamo a Trecella, la situazione sembra migliorare. La gente rassegnata all’ennesimo ritardo dorme o pensa ai fatti propri.
– Ore 11.18: il treno ha accelerato come un dannato, e siamo a Pioltello.
– Ore 11.26: arrivo a Milano Lambrate, mia destinazione. Ritardo totale 40 minuti, per un viaggio che avrebbe dovuto durare 50 minuti in tutto.